Anoressia Nervosa
Ti è mai successo di vivere una o più delle seguenti situazioni?
- Rifiutare di mantenere il tuo peso corporeo al di sopra di quello fisiologico per età e statura?
- Provare una forte paura di aumentare il tuo peso o di ingrassare anche in condizioni di sottopeso?
- Provare un forte senso di disturbo della percezione del tuo peso e della forma del tuo corpo che diventano severi criteri di autovalutazione (autostima), oppure negare la gravità della condizione di sottopeso?
- Notare l’assenza, (se sei una donna) di almeno tre cicli mestruali consecutivi dopo la prima comparsa?
Se hai risposto di sì, probabilmente puoi soffrire di una forma di anoressia. Ma vediamo nel dettaglio cosa può accadere in questi casi.
Cosa succede a chi soffre di anoressia nervosa?
In presenza di anoressia nervosa o di un disturbo del comportamento alimentare, spesso non ci si rende conto della propria condizione di salute relativa al proprio peso, e si è letteralmente terrorizzati all’idea di mangiare e diventare grassi.
Così, il soggetto in questione, tenta di avere un atteggiamento molto severo sul controllo del cibo e del proprio peso, dando un’eccessiva importanza a questi aspetti come primari nella valutazione di sé stessi.
Ad accompagnare tutto questo c’è anche quella sensazione costante che la propria autostima dipenda dall’essere magri, specie per quanto riguarda le donne. Riuscire quindi a gestire la propria alimentazione diventa di fondamentale importanza.
Un’altra caratteristica tipica dell’anoressia che si verifica, per esempio, nelle donne, è la condizione di amenorrea, ovvero la scomparsa del ciclo mestruale per almeno tre mesi consecutivi, condizione fisiologica dovuta alla perdita di peso e alla restrizione alimentare forzata. Anche quando la persona recupera il proprio peso forma, in alcuni casi è necessario che trascorra un po’ di tempo prima che il ciclo mestruale torni ad essere regolare.
Condizioni fisiche
Le persone affette da Anoressia nervosa sono sottopeso a causa di una forte diminuzione dell’ingresso di nutrienti. Per capire se una persona si trova sottopeso, e di conseguenza stabilire anche la gravità della sua condizione, si fa ricorso al cosiddetto Indice di Massa Corporea (IMC), parametro fisiologico che indica il rapporto tra il peso (espresso in kg) di una persona e il quadrato della sua altezza (espressa in metri). In genere si procede ad eseguire una diagnosi di Anoressia Nervosa quando il valore di IMC è uguale o al di sotto di 17.7, valore di riferimento per il sesso femminile di età superiore ai 18 anni.
Cos’è l’anoressia nervosa?
Anoressia deriva dal greco “Anorexia”, ovvero mancanza di appetito. Questa però è solo la traduzione letterale e non rappresenta completamente la definizione corretta. L’anoressia infatti non vuol dire non percepire il senso di fame – che al contrario di quello che si pensa è un sintomo molto presente venendo però negata dal paziente – ma un desiderio di natura patologica di essere magri.
Per fare una diagnosi di Anoressia più dettagliata bisogna ricorrere alle linee guida dell’Associazione Psichiatri Americani. Distinguiamo due forme di anoressia.
Restrittiva
Durante l’episodio anoressico il soggetto non presenta regolari crisi bulimiche o un comportamento di eliminazione (uso inappropriato di diuretici, lassativi o clisteri, vomito autoindotto), ed è spesso caratterizzata da rigidità, ostinazione, perfezionismo e disturbi dello spettro ossessivo-compulsivo, presentando una prognosi più favorevole.
Con crisi bulimiche e/o condotte di eliminazione (bulimico-purgativa)
Durante l’episodio anoressico il soggetto presenta regolari crisi bulimiche o un comportamento di eliminazione (stessi sintomi della “restrittiva”), e spesso si aggiungono un intenso disagio psichico, depressione e comportamenti impulsivi.
Come ci si ammala?
Spesso la malattia può cominciare in modo graduale e silente, in modo subdolo. Una ragazza per esempio, può cominciare a mangiare un po’ di meno per motivi diversi come perdere qualche chilo, oppure per disturbi fisici o in seguito ad interventi chirurgici, condizioni che richiedono un equilibrio alimentare particolare e dedicato.
E’ anche frequente che la causa scatenante del disturbo sia preceduta da eventi molto stressanti o da importanti cambiamenti nella propria vita.