Il disturbo d’ansia: impariamo a riconscerlo

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Il disturbo d’ansia: impariamo a riconoscerlo. “Che ansia !” Ti è mai successo di dire una cosa del genere ? Se la risposta a questa domanda è si, forse potrebbe interessarti quanto sto per scrivere.

Che cos’è il disturbo d’ansia ? Quante volte abbiamo sentito nominare questa parola, ansia, Disturbo d’ansia ma sappiamo esattamente di cosa stiamo parlando ?

Il disturbo d’ansia non è altro che la sensazione pervasiva di difficoltà, d’incapacità ad eaffrontare una determinata situazione. Immagino che starete pensando che tutti avvertano questa sensazione in determinate situazioni. La differenza è proprio qui. Chi soffre di un disturbo d’ansia si sente costantemente spaventato. Ha proprio paura di fare tutte quelle cose che ognuno di noi fa abitualmente. Uscire con gli amici, andare a lavorare, sono un problema. Parlare con un collega, guidare, entrare in una galleria, prendere un’ascensore, andare in spiaggia, fare la spesa.

E’ chiara ora la differenza ? Cerchiamo ora però di capire meglio cosa succede quando si presenta un disturbo d’ansia e di conoscerlo meglio.

Ma cos’è veramente il disturbo d’ansia ?

Come possiamo vedere il termine disturbo d’ansia contiene due parole sulle quali voglio soffermarmi : disturboansia.

Il primo termine disturbo, rimanda a qualcosa che crea un impedimento al normale svolgimento di qualunque attività. Leggete i significati del dizionario della lingua italiana  “Sabatino Colletti” pubblicato online  a proposito dei termini  ansia e disturbo:

disturbo

[di-stùr-bo] s.m.
  • 1 Intralcio al normale svolgimento di qlco.; turbamento di un ordine, di una condizione di quiete: d. della quiete pubblica
  • 2 Incomodo, fastidio, molestia: il bambino ha dato troppo d. || tolgo il d., espressione convenzionale con cui si prende licenza da qlcu.
  • 3 Seccatura, briga: mi sono preso tanto d. per lui
  • 4 Leggera alterazione dello stato di salute, malessere: soffrire di d. nervosi
  • 5 tecn. Nelle telecomunicazioni, ciò che impedisce la normale ricezione dei segnali
  • • sec. XIV

Insomma qualcosa che impedisce il normale svolgimento della nostra vita.

Ora arriviamo al secondo termine incontrato nel disturbo d’ansia ed esattamente arriviamo al termine ansia.

Ma che cos’è l’ansia ? Come si manifesta ? E’ normale provarla ? Quando sentiamo  questo termine ci viene subito in mente uno stato di apprensione. D’irrequietezza interiore. Di affanno e di fastidio da eliminare. Anche in questo caso voglio riportare il significato utilizzato da un dizionario della lingua italiana:

ansia

[àn-sia] s.f.
  • 1 Agitazione interiore, stato tormentoso di apprensione: stare in a.; estens.desiderio ossessivo: l’a. del successo
  • 2 psicol. Condizione nevrotica simile all’angoscia
  • • sec. XIV

Ma la psicologia come definisce il disturbo d’ansia ?

Vediamo ora però cosa intende la psicologia  con l’uso di questo termine. In psicologia il termine ansia viene definito come una normale emozione che si presenta con uno scopo ben preciso. Proprio così, l’ansia è un emozione di base, semplice, normale, cioè uno stato di attivazione del nostro organismo. Una sorta di campanello di allarme che si avverte tutte le volte che noi percepiamo una situazione come potenzialmente pericolosa. Ed ecco lo scopo: l’ansia segnala un pericolo e ci prepara ad affrontarlo. E come ci prepara ad affrontarlo ?

Il disturbo d’ansia come ci prepara ad affrontare il pericolo?

Molto semplicemente preparandoci a fuggire dal pericolo. Il segnale di allarme dato dal nostro cervello si traduce in una catena di reazioni fisiologiche. Queste reazioni hanno lo scopo di prepararci a fuggire. Cerchiamo di capire meglio. Quando proviamo ansia, cioè quando abbiamo paura, noi avvertiamo il cuore che batte forte; abbiamo la sensazione quasi di sentirlo in gola; la testa ci diventa pesante e le gambe molli. Tutto normale. Il cuore ha ricevuto il comando dal nostro cervello di battere più forte. In questo modo circola  più sangue per irrorare i muscoli delle gambe. In modo tale che esse siano pronte a fuggire. Quindi appare evidente che l’ansia sia un normale stato emotivo.  Essa ci segnala una situazione di pericolo e ci prepara di conseguenza ad affrontarla.

L’ansia, quindi, non è solo un limite o un disturbo, ma costituisce una importante risorsa. È una condizione fisiologica, efficace in molti momenti della vita per proteggerci dai rischi. Serve a mantenere lo stato di allerta e migliorare le prestazioni (ad es., sotto esame).
Quando l’attivazione del sistema di ansia è eccessiva, ingiustificata rispetto alle situazioni,  siamo di fronte ad un disturbo d’ansia. Questo può complicare notevolmente la vita di una persona e renderla incapace di affrontare anche le più comuni situazioni.

A questo punto dovrebbe essere chiaro il significato di disturbo d’ansia. Il disturbo d’ansia appare come la costante sensazione di trovarsi in pericolo in ogni situazione. Questo è dovuto al fatto  che  si ritiene di non essere in grado di affrontare quella determinata situazione. Si pensa di essere in pericolo. Questa è una pervasiva, onnipresente sensazione di pericolo davanti anche alle situazioni più banali e comuni del vivere quotidiano. Diventa un grande fastidio, impedimento. Un intralcio al normale andamento della nostra vita, appunto un disturbo.

Il disturbo d’ansia e le sue manifestazioni.

Monica, una donna di 38 anni, ha la patente e guida regolarmente. Monica però, ogni volta che deve entrare in una galleria, il suo cuore impazzisce. La sua testa le dice “non ce la fai!” “Attenzione, potrebbe succedere qualcosa!” e Monica si ferma. Inverte la marcia e cambia strada evitando di entrare in galleria. Monica a quel punto si rilassa e scopre che se evita di fare gallerie tutto scorre liscio senza impedimenti.

Marco, 25 anni, ogni volta che deve uscire con gli amici avverte quella fastidiosa sensazione. Quell’irrequietezza, quell’ansia. Comincia a pensare di non essere simpatico agli amici, che potrebbero prenderlo in giro. Il cuore comincia battere forte e Marco decide di non uscire. Presa questa decisione si sente più tranquillo e si rilassa.

Cosa succede a Monica e Marco ?

Entrambi si trovano a dover affrontare due normali situazioni, una galleria e gli amici;

Entrambi pensano di non essere in grado di affrontarle. Monica si comunica chiaramente di non essere in grado di farcela con un pensiero “non ce la fai “. Marco il suo timore lo esprime attraverso un giudizio negativo su di se’, il pensare di non piacere agli amici.

Entrambi evitano la situazione: Monica cambia strada e Marco non esce;

Entrambi si tranquillizzano appena hanno evitato la situazione.

Ora provate ad immaginare questa sequenza per ogni piccola cosa. Per ogni situazione e capirete quanto possa essere invalidante e fastidiosa una situazione di questo genere. Essa rappresenta un grosso impedimento per chi la sperimenta. Ecco questo è il disturbo d’ansia.

Ma il disturbo d’ansia è uno solo ?

In realtà esistono differenti disturbi d’ansia.

Si può curare il disturbo d’ansia ? Può fare qualcosa lo Psicologo ?

Certamente, il disturbo d’ansia si può curare e l’intervento dello psicologo è fondamentale.

Il disturbo d’ansia è tra i più frequenti nella popolazione. Crea grossa invalidazione e spesso non risponde bene ai trattamenti farmacologici. Si rende necessario pertanto intervenire efficacemente su di esso con mirati interventi psicoterapeutici brevi di orientamento cognitivo-comportamentale. Di questi interventi è stata dimostrata alta efficacia in centinaia di studi scientifici.

Cosa fa lo psicologo ? Lo psicologo accompagna la persona che soffre di disturbo d’ansia in maniera del tutto graduale, ad esporsi alle situazioni temute. Gli permette così di assaporare la propria capacità, autoefficacia nell’affrontarle. Tutto ciò non può che produrre benessere e mettere le basi per affrontare altre situazioni in maniera sempre più sicura.