Disturbo d’ansia generalizzato
Cos’è il disturbo d’ansia generalizzato e come si manifesta?
Il disturbo d’ansia generalizzato è la costante e pervasiva preoccupazione per ogni cosa.
Tutti noi sicuramente abbiamo sperimentato ansia in alcune situazioni, ma solo in alcune e ben precise situazioni.
Chi soffre di un disturbo d’ansia generalizzato s’immagina scenari apocalittici per ogni cosa. Continua costantemente a preoccuparsi di possibili e imminenti catastrofi che gli possono accadere, fallimenti, licenziamenti… insomma costanti scenari apocalittici.
Cosa fa chi soffre del disturbo d’ansia generalizzato?
Si preoccupa.
Si preoccupa per tutto.
Non vi è un ambito particolare in cui vengono indirizzate tutte le preoccupazioni come per un’ansia specifica, ma le preoccupazioni invadono tutta la vita della persona.
Sintomi del disturbo d’ansia generalizzato
La persona con disturbo d’ansia generalizzato sperimenta per un periodo di almeno 6 mesi i seguenti sintomi:
- ansia non commisurata agli eventi durante la maggior parte dei giorni per almeno 6 mesi,
- preoccupazione incontrollata,
- presenza contemporanea di irrequietezza, irritabilità,
- affaticabilità,
- difficoltà mnemoniche,
- tensione fisiologica,
- insonnia o alterazione del sonno.
Cosa succede quando si soffre del disturbo d’ansia generalizzato?
La situazione descritta porta a un deterioramento e a una compromissione del normale funzionamento personale, sociale e lavorativo dell’individuo.
In sostanza la persona che soffre di un disturbo d’ansia generalizzato sperimenta la costante sensazione ed emozione di allarme, di irrequietezza e inquietudine; per esempio si immagini il verificarsi di eventi catastrofici che nella realtà è molto improbabile che avvengano.
Tali sensazioni determinano nella persona che le sperimenta, un deterioramento della capacità di concentrazione. La letteratura scientifica, sottolinea che chi soffre di DAG può passare anche la metà della giornata sovrastato da preoccupazioni, mentre l’ansia provata viene percepita come inutile e senza alcun valore protettivo.
Si attivano nel disturbo d’ansia due meccanismi molto tipici, che risultano essere proprio la caratteristica del disturbo: la rimuginazione e i circoli viziosi.
Le rimuginazioni non sono altro che delle catene di pensieri che le persone con disturbo d’ansia fanno con l’intento di proteggersi dalla situazione che ha scatenato, del tipo:
- “… se mi preoccupo per il peggio, sarò più preparato ad affrontarlo…“,
- “… se smettessi di preoccuparmi e succedesse qualcosa di brutto, mi sentirei responsabile …”,
- “… se continuerò a preoccuparmi, prima o poi saprò cosa è meglio fare…”,
- “… le preoccupazioni mi aiutano a tenere sotto controllo la mia ansia..”.
A loro volta queste rimuginazioni che sono poi preoccupazioni, attivano altre catene di pensieri del tipo:
- “...non riuscirò a controllare questa preoccupazione…“;
- “…non smetterò mai di preoccuparmi…“;
- “…starò male o impazzirò se continuerò a preoccuparmi così…”.
Determindando dei veri e propri circoli viziosi che mantengono e peggiorano la situazione. In sostanza il classico cane che si morde la coda.
Origine, causa e cura del disturbo d’ansia generalizzato
Origine
Per quanto concerne l’origine del disturbo d’ansia generalizzato, l’esordio avviene normalmente tra l’adolescenza e la prima età adulta, sebbene sintomi di ansia pervasiva possono essere riconosciuti già durante l’infanzia.
Causa
Esistono dei fattori di rischio tra cui possiamo inserire specifiche caratteristiche di personalità (sensibilità, emotività, elevate preoccupazioni), uno stile di pensiero tendente al catastrofismo e la presenza di elevato stress durante le fasi di cambiamento della vita.
Cura
La cura prevede l’integrazione di una terapia farmacologica con la psicoterapia.
Nel primo caso vengono solitamente utilizzati farmaci ansiolitici (benzodiazepine), a cui fare ricorso nei momenti in cui l’ansia risulta maggiore o da assumere con regolarità (seppure per lassi di tempo limitati). La psicoterapia prevede generalmente il ricorso a strategie di tipo cognitivo comportamentale, attraverso le quali le persone sono portate ad intervenire sulle proprie convinzioni e comportamenti. Le psicoterapie ad indirizzo cognitivo comportamentale (tra le più efficaci e caldamente raccomandabili) affrontano il disturbo d’ansia generalizzata in modi diversi. Si possono affrontare in modo separato le varie situazioni in cui l’ansia si presenta tramite tecniche comportamentali e di ristrutturazione cognitiva.
In qualità di psicologo, aiuto le persone a superare i disturbi d’ansia generalizzati nei miei studi di Trento e Verona.
Bibliografia
LA PSICOLOGIA DELL’ANSIA: conoscerla per capirne i meccanismi di funzionamento (psicologia per tutti)