Mental Coach o Psicologo dello Sport? Quanta confusione.. facciamo un po’ di chiarezza!!
Questo articolo nasce da una notizia letta qualche giorno fa. Descriveva una persona che si definiva “Allenatore – Mental Coach” di una squadra di calcio, la quale sosteneva di aver rivitalizzato la propria squadra tramite il suo lavoro motivazionale. Effettivamente, cercando su internet, leggendo i giornali o parlando con le persone, ci si rende conto facilmente di quanta confusione ci sia riguardo questa figura professionale. Chi è il mental coach? E’ un allenatore? È uno psicologo?
In Italia sta prendendo sempre più piede questa nuova figura, ma DI CHI SI TRATTA? Il fatto che esistano molti nomi per chiamarlo significa che non vi è una chiarezza di base. Il mental coach è colui che dichiara di poter aiutare l’atleta o la squadra a raggiungere i propri obiettivi attraverso l’utilizzo di diverse tecniche. Il motivatore (non va più tanto di moda farsi chiamare così!) è colui che, facendo forza sugli aspetti motivazionali, dichiara di permettere ai suoi clienti il conseguimento dei propri obiettivi. Ma c’è un problema: qual è la loro formazione? Come sono giunti ad ottenere quel titolo? No, questo non si può sapere! La grossa differenza con uno psicologo dello sport risiede nella FORMAZIONE e, di conseguenza, nelle sue competenze. Uno psicologo dello sport ha studiato per cinque anni Psicologia, laureandosi prima e superando l’esame di stato poi. Dopodiché ha conseguito una specializzazione (master, scuole, etc.) in psicologia dello sport. La differenza quindi è netta! Ciò non significa che un mental coach o un motivatore non sappiano fare il proprio lavoro ma significa che per trattare determinate questioni uno psicologo dello sport è nettamente più indicato. Spesso infatti basta un seminario di due giorni per farti credere di essere in grado di lavorare con degli atleti, ma non è affatto così!
Il mio consiglio quindi è quello di chiedere sempre il curriculum quando si comincia un percorso di psicologia dello sport. Non è una mancanza di fiducia, ma un segno di professionalità!