Non ce la faccio, non riesco. Come interrompere i pensieri negativi?

Non ce la faccio, non riesco. Quante volte ti è capitato di fare questo pensiero? Sicuramente tante, e guarda caso, ogni volta che facevi questo pensiero poi succedeva quello che ti aspettavi…non riuscivi…interrompevi quello che stavi facendo, diventava impossibile  raggiungere l’obiettivo che ti eri posto e rinunciavi. Eh si, succede proprio così, ma sappi che succede solo perché lo hai deciso tu. Tutto ciò è vero per ogni persona, dall’atleta che si ritira da una gara, ritenendo di non essere in grado di raggiungere l’obiettivo di performance che si era dato prima della gara, allo studente che consegna in bianco la prova di  un esame perché convinto di non essere in grado di superare l’esame, al lavoratore che non rispetta i termini per la consegna di un lavoro. E tutto ciò succede perché siamo noi che stiamo pensando che ciò debba succedere. Nella maggior parte dei casi, tranne nei casi in cui realmente esista un’oggettiva causa per cui noi  rinunciamo a quello che volevamo fare, siamo noi che prendiamo delle decisioni sulla base di quello che stiamo pensando.
Proprio così, stiamo pensando di non riuscire e ci concentriamo su tutto ciò che non ci viene, che non facciamo bene o che non siamo riusciti a fare nei termini che avremmo voluto.
In altri termini è proprio la nostra testa che sta pensando che non sia il caso di andare avanti, vale a dire che in quel momento stiamo pensando – non ce la faccio, non ci riesco, mollo ! -, ma questo è un pensiero, nient’altro che un pensiero eppure noi ci fidiamo come se fosse vero.

Ma qual è la prova che ciò corrisponda a realtà  ?

Non c’è. Ed infatti se noi ci mettessimo ad analizzare la situazione non troveremmo alcuna prova oggettiva che motivi la nostra decisione di abbandonare. Anzi molto spesso facendo una valutazione del caso, confrontando la situazione con precedenti simili, scopriamo che l’unica differenza trovata tra le due esperienze erano i pensieri fatti in quell’occasione.

Cosa significa questo ?

Significa che molto spesso siamo gli autori inconsapevoli di pensieri demotivanti, negativi che attivano uno stato emotivo che ci conduce ad arrenderci. Questo è quello che succede. Ma  autori di pensieri che poi trasformiamo in fatti. Mi spiego meglio: se stiamo lavorando ad un progetto ed a un certo punto compaiono dei pensieri demotivanti, sicuramente la nostra attenzione si sposta dal lavoro che stiamo svolgendo ai pensieri, l’umore cambia e a partire da quel cambiamento di umore cominciamo  a prestare attenzione a tutte quelle informazioni che confermano tutto quello che stiamo pensando. A quel punto il gioco è fatto e noi ci arrendiamo avendo raccolto tutte le informazioni necessarie per rinforzare il pensiero demotivante; cominciamo a vedere solo ciò che non funziona e che va male e questo conferma che – “non ce la faccio, non sono in grado !

Ma allora cosa possiamo fare ?

Perché non possiamo fidarci di altri pensieri ?

Possiamo imparare a riconoscere questi momenti, a riconoscere questi pensieri e sperimentarne di nuovi nella stessa situazione. Poco alla volta potremmo scoprire quanto un pensiero, non un fatto, un solo pensiero possa condizionare il nostro umore e come questo a sua volta condizioni le nostre decisioni e i nostri comportamenti.

Questo è quello che insegno alle persone che si rivolgono a me. Ed è sempre sorprendente vedere persone bloccate da tempo negli stessi loop mentali che in poco tempo ripartano con grande grinta.

Tutte le volte che vi sembra che le cose stiano andando male e che voi abbiate la sensazione di non essere in  grado di portare a termine il vostro programma provate a sfidare quel pensiero, mettetelo da parte e non fidatevi di lui. Pensate in maniera completamente diversa, positiva, inserite altri pensieri tipo:” sto andando molto bene”   o “anche se non è come avevo previsto è comunque un buon lavoro”. Sfidate i vostri pensieri e pensate in maniera completamente differente. Partendo dal presupposto che sia “non ce la faccio/non sono in grado”, “sto andando molto bene” o “anche se non è come avevo previsto è comunque un buon lavoro” sono entrambi dei pensieri e come tali hanno lo stessa validità, pertanto potrete tranquillamente scambiarli con il risultato sorprendente che l’attivazione emotiva sarà completamente differente e differente sarà il comportamento conseguente.

In altri termini se penso “ce la faccio” o “sto andando alla grande” proverò a livello emotivo una sensazione che mi aiuterà e mi spronerà a perseguire nell’obiettivo e tutto ciò mi indurrà a livello di comportamenti a mettere in campo tutte le energie per raggiungere la meta che mi sono proposta.

In definitiva ” noi facciamo quello che pensiamo di essere in grado di fare e siamo quello che crediamo di essere!